Maternità surrogata in Grecia
L’utero in affitto in Grecia è consentito dalla legge dal 2002 ed è regolato dal Codice Civile della Grecia e dalla Legge sui metodi di riproduzione assistita. Dal 2014, anche gli stranieri possono utilizzare i servizi di utero in affitto ad Atene e in altre città greche.
Caratteristiche della maternità in Grecia
Utilizzare i servizi di tecnologia di PMA presente in Grecia possono:
- le coppie sposate,
- le coppie non sposate eterosessuali,
- le donne singole.
I single e le coppie omosessuali non hanno il diritto di utilizzare i servizi dell’utero in affitto. Un bambino nato in un programma di maternità non ottiene la cittadinanza greca.
Se il neonato non otterrà la cittadinanza del paese dei suoi genitori, la legge greca prevede diverse disposizioni che consentono al bambino di ottenere la cittadinanza greca.
Dopo aver esaminato la surrogata e la coppia, raccogliendo un pacchetto dei documenti, i partecipanti al programma stipulano un contratto. Per prendere parte al programma, è necessario ottenere dal medico un certificato che la paziente non può gestare e dare alla luce un bambino da sola.
Per la legge greca, i genitori legittimi di un neonato sono madre e padre biologici, i cui nomi vengono inseriti nel certificato di nascita.
La legge greca ha stabilito alcune restrizioni sull’uso di questa tecnologia di PMA:
- i parenti e gli amici dei genitori genetici non possono essere donatori degli ovociti/spermatozoi,
- i genitori non possono scegliere il sesso del nascituro,
- la legge proibisce la distruzione degli embrioni non utilizzati. Essi vengono conservati per un certo periodo del tempo, dopo di che possono essere usati ai fini di ricerca scientifica o consegnati per il trattamento ai pazienti bisognosi.
Costi
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La maternità surrogata in Grecia è consentita solo su base gratuita, qualsiasi rapporto finanziario tra i clienti e la donna che gesta il bambino è illegale.
Una madre surrogata in Grecia ha il diritto di rimborsare i costi associati che si presentano durante la gravidanza, nonché il risarcimento completo per la disabilità temporanea dopo il parto. L’importo di tale risarcimento ammonta a circa 10.000 euro (questo non viene considerato come il risarcimento per i servizi di una madre surrogata).
Paesi nei quali l’utero in affitto è consentito dalla legge
La maggior parte dei paesi ha rifiutato l’uso di questa tecnologia. Essa è legale solo in alcuni paesi, tra cui:
Ucraina
I vantaggi :
- la legge controlla la prestazione e livello dei servizi medici,
- alto livello di assistenza medica,
- i centri di maternità surrogata operano in base ad accordo,
- i requisiti rigorosi per le surrogate,
- la possibilità di combinare diversi metodi di trattamento per l’infertilità per ottenere risultati migliori,
- ampia selezione dei centri di tecnologia riproduttiva,
- un costo accessibile,
- fornitura di un pacchetto completo dei documenti per il neonato.
I difetti:
- ai servizi delle madri surrogate non è permesso ricorrere alle donne single e coppie omosessuali.
Georgia
I vantaggi:
- il rapporto tra la gestante (surrogata) e la coppia è regolato dal contratto,
- i diritti dei genitori appartengono al padre e alla madre biologici,
- esecuzione di pacchetto completo dei documenti per un bambino in breve tempo,
- l’opportunità di partecipare al programma per gli stranieri,
- costo accessibile dei servizi delle surrogate georgiane.
I difetti:
- solo le coppie sposate possono ricorrere al programma.
Cipro
I vantaggi:
- è consentito solo l’utero in affitto su base gratuita,
- entrambe le donne (la surrogata e madre biologica di un bambino) hanno il diritto al congedo di maternità e il diritto alla protezione dal licenziamento.
I difetti:
- i servizi dell’utero in affitto non sono disponibili per i cittadini degli altri paesi.
Albania
Vantaggi:
- sul territorio del paese, è consentito di versare un compenso alla madre surrogata,
- i cittadini stranieri possono utilizzare i servizi delle madri surrogate.
Tra le carenze, evidenziamo quella principale: in Albania non esiste una legislazione chiara che regolerebbe la procedura per l’uso della maternità surrogata.
