Fecondazione in vitro – è una tecnologia di riproduzione medicalmente assistita
che viene usata per trattamento di infertilità. La procedura di FIVET concede una possibilità di diventare i genitori, anche se i metodi alternativi non fossero stati efficaci.
In che cosa consiste il metodo?
La FIVET è la fertilizzazione dell’ovulo, fuori dall’organismo della donna (fertilizzazione in vitro). L’embrione, creato in questo modo, viene trasferito nell’utero per lo sviluppo di una gravidanza.
Indicazioni e controindicazioni alla FIVET
La tecnica di fertilizzazione artificiale viene praticata per trattamento dei diversi tipi di infertilità che non sono stati guariti con i metodi alternativi. Le indicazioni sono seguenti:
- infertilità per endometriosi
- una forma di infertilità immunologica
- un fattore maschile (la scarsa qualità dello sperma)
- cambiamenti patologici nei tubi dell’utero oppure l’assenza degli organi
- un tipo di infertilità mista
Le controindicazioni per questo metodo sono le malattie della paziente che ostacolano una gravidanza normale e presentano una minaccia alla salute della donna e del bambino. Le controindicazioni sono :
- i processi infiammatori nella fase acuta di una localizzazione qualsiasi
- le malattie degli organi di riproduzione quando il transfer degli embrioni e una gravidanza non sono possibili
- qualsiasi stato patologico quando la gestione del feto e il parto non sono medicalmente indicati
- neoplasia di qualsiasi etiologia nelle ovaia e nell’utero
Preparazione
Una preparazione consiste nell’esame dettagliato della coppia, che è necessario per:
Esiste una lista delle analisi necessarie e aggiuntive.
Tutte le coppie vengono sottomesse alle analisi necessarie, quelli aggiuntive vengono prescritte individualmente. La durata della fase di preparazione è di 2- 3 settimane.
Se dopo un esame integrato, viene chiarito che la riserva ovarica è esaurita oppure è assente, i medici offrono una variante alternativa – l’uso degli ovuli della donatrice.
Ogni fase di tecnologia di FIVET
La procedura della FIVET viene implementata quando non è possibile una fertilizzazione naturale. La procedura viene svolta in modo ambulatoriale e consiste da alcune fasi.
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Fase 1. Stimolazione dell’ovulazione |
E’ necessario ottenere alcuni ovuli maturi per aumentare le probabilità di successo. Ad un ciclo nell’organismo di una donna viene maturato un ovulo solo, per cui viene effettuata una stimolazione per superovulazione. Un medico crea un protocollo individuale alla donna per assumere gli ormoni (compresse o iniezioni). Questo si chiama “un protocollo di stimolazione”. Viene considerata l’età della paziente, la causa di infertilità, stato di salute, una riserva ovarica ecc.
Nel processo di stimolazione controllano la crescita dei follicoli tramite l’ecografia. Questo permette di correggere i dosaggi e confermare modo di assumere i farmaci. Come risultato di tale stimolazione e buona riserva ovarica è possibile ottenere fino ai 10 ovociti, capaci alla fertilizzazione.
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Fase 2. Prelievo degli ovuli – puntura dei follicoli |
Quando i follicoli raggiungono una misura necessaria, da loro ottengono gli ovuli. Alla donna viene prescritto un medicinale che stimola separazione degli ovuli maturi dalle parete dei follicoli. Tra 34-35 ore gli ovuli vengono prelevati dall’organismo della donna (puntura dei follicoli).
Gli ovociti maturi prescelti che non vengono usati nel protocollo di FIVET attuale, al desiderio della paziente, possono essere congelati per eventuali tentativi. Questa procedura è attuale alle donne con una scarsa riserva ovarica.
In caso di impossibilità di prelevare un ovocito, si usano gli ovuli della donatrice.
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Fase 3. Prelievo dello sperma. |
Lo sperma deve essere prelevato allo stesso giorno del prelievo degli ovuli. Il materiale viene ottenuto per via eiaculazione, se non sia possibile di prelevare lo sperma in questa maniera, si usano i metodi chirurgici.
Prima di procedura di fertilizzazione, gli spermatozoi vengono separati dal liquido seminale, dopo di che ne scelgono i migliori. Se una paziente non abbia il partner, si può usare gli spermatozoi del donatore. Le pazienti sposate devono prestare il permesso scritto del marito per l’uso dello sperma di donatore. Questa regola è per quelle donne che gestiranno il bambino. Se un bambino verrà gestito da una madre surrogata, lo sperma del donatore non può essere usato.
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Fase 4. Come avviene il processo di fertilizzazione in vitro? |
Prima di fertilizzazione, gli ovuli vengono purificati, controllano la loro qualità, e vengono preparati per procedura. Sperma viene trattato, per definire i spermatozoi di più alta qualità. La FIVET viene svolta in un laboratorio specializzato, usando uno dei due metodi:
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Fase 5. Coltivamento degli embrioni ottenuti |
Gli embrioni vengono messi in una incubatrice speciale nell’ambiente nutritivo.
L’embriologo controlla lo sviluppo dei feti e ne sceglie quelli più “efficaci” per essere trasferiti nell’utero. A questa fase i medici possono effettuare una diagnostica degli embrioni per malattie genetiche.
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Fase 6. Trasfer dell’embrione nella cavità uterina |
Tra gli embrioni formati scelgono qualche embrione di più alta qualità e quelli corrispondenti ai requisiti per essere trasferiti nell’utero. Per aumentare la possibilità dell’impianto vengono trasferiti 2 o 3 embrioni. Dopo di che la paziente deve assumere farmaci ormonali di supporto, i quali aiutano gli embrioni di impiantarsi. Dopo 10-14 giorni viene svolto il test di HCG per confermare una gravidanza.
La gravidanza non avviene sempre dopo il primo tentativo, alcune donne devono essere sottomesse a qualche tentativo per rimanere incinte.
Vantaggi e difetti
I vantaggi di FIVET sono i seguenti:
- Soluzione del problema di infertilità delle coppie infertili che non sono in grado di concepire o gestire un bambino.
- Possibilità di effettuare PGD prima di transfer.
- Possibilità di avere un proprio bambino anche se una donna avesse anomalie ingenite o acquisiti del sistema riproduttivo.
- Aumento di possibilità di nascere un bambino sano (fino a 99,7%), grazie alla diagnostica dell’embrione.
Difetti:
- Possibilità di una gravidanza multipla, siccome nell’utero vengono trasferiti più embrioni.
- Un rischio di una gravidanza extrauterina.
- Possibilità di sviluppo di diverse conseguenze non piacevoli, dovute alle assumere dei farmaci ormonali.
- Un rischio di sviluppo di iperstimolazione delle ovaie (ad un protocollo individuale giusto del dosaggio il rischio viene ridotto allo zero).
- Un prezzo alto. Ad un tentativo fallito occorre ripetere la procedura di FIVET, che aumenta il costo).
I dispiaceri sopra indicati possono essere evitati se rivolgersi a una clinica di fiducia.Che cosa occorre notare scegliendo una clinica? Alla esperienza e età, la qualifica dei medici, presenza della propria banca dei donatori degli ovociti e dello sperma. Occorre prestare attenzione al numero degli embrioni trasferiti alla volta, e quale è la percentuale di successo nella clinica.
Efficacia del trattamento
Ci sono alcuni fattori che influiscono al successo della FIVET:
- età dei pazienti;
- quantità e qualità degli spermatozoi;
- qualità degli embrioni ottenuti;
- un protocollo giusto e medicine;
- un motivo e durata di infertilità;
- stato della salute riproduttiva della donna;
- stato dell’embrione (fresco o congelato);
- stato dell’endometrio al momento della fecondazione in vitro;
- stato dell’ovulo (fresco o congelato);
- la qualifica dei medici.
Le pazienti che non sono rimaste incinte dopo la procedura di FIVET devono essere sotto un controllo del ginecologo.
FIVET: la legge in Italia
La legislazione italiana restringe l’uso di tanti metodi della medicina di riproduzione. In conformità alla legge “Sulle norme delle tecnologie di riproduzione medicalmente assistita
- Gli italiani hanno il diritto di partecipare ai programmi di riproduzione medicalmente assistita, solo avendo una diagnosi “infertilità” confermata, i programmi con partecipazione della terza parte (maternità surrogata, uso dello sperma di donatore ) sono vietati.
- I programmi di FIVET sono concessi solo alle coppie ufficialmente sposate.
- Per le persone che pubblicizzano, organizzano, svolgono i programmi di maternità surrogata è prevista la responsabilità penale come incarcerazione e una multa.
- Ai cittadini italiani non è vietato di partecipare ai tali programmi all’estero, dove sono legalmente permessi.
La legislazione ucraina è più progressiva per l’uso delle tecnologie di riproduzione medicalmente assistita. In Ucraina la FIVET , anche con ovuli donati, è permessa dalla legge.
L’agenzia VittoriaVita possiede un database dei donatori più ampio in Ucraina, che si sta sempre rinnovando. Ogni donna, prima di diventare una donatrice, viene sottomessa ad un scrupoloso controllo medico.